VIOLA ZUCCHERO: PROMUOVERE INCLUSIONE ED EMPOWERMENT FEMMINILE

Durante la rubrica “Aspettando WomenX Impact” del programma Così è (se Libriamo), abbiamo avuto il piacere di ospitare Viola Zucchero, Head of Social Media Content di Mondadori Media. Un incontro prezioso per approfondire temi come la leadership femminile, la parità di genere e l’inclusione, argomenti centrali dell’evento internazionale WomenX Impact, di cui Radio Leon è media partner.

 

Viola ha condiviso la sua esperienza nel mondo della comunicazione digitale, iniziata in un periodo che ha definito “pionieristico” per i social media. “Quando sono arrivata in Mondadori, mi occupavo di forum e community management, quando il digitale era ancora agli esordi. Da allora, i social sono cresciuti e ho potuto costruire un percorso più specifico, fino a dirigere oggi un team dedicato alle strategie editoriali per brand come The Wom.” Aggiungendo che lavorare nei social significa essere in continuo movimento, combinando numeri e creatività per creare contenuti che riflettano i valori di una comunità digitale.

Inclusività come valore fondante

Parlando di The Wom, ha spiegato come il brand sia nato con l’obiettivo di promuovere l’inclusività e di rivolgersi in particolare ai Millennials e alla Generazione Z. “The Wom è un brand social first, 100% digitale, che celebra l’unicità come valore. Vogliamo che i nostri contenuti incoraggino la libertà di essere se stessi, perfetti proprio nella loro imperfezione.” Questo approccio ha permesso al brand di affrontare temi complessi, come l’accettazione di sé e l’educazione sessuale, ricevendo riconoscimenti per il suo impegno in favore della diversity.

Il ruolo del “gender inclusion editor” all’interno del web magazine assicura che i messaggi trasmessi siano inclusivi e privi di stereotipi, garantendo coerenza e autenticità. Sottolineando l’impegno del brand nella lotta contro la violenza di genere, un campo in cui The Wom non si limita a sensibilizzare, ma collabora attivamente con associazioni specializzate. “Parliamo di diversi tipi di violenza, inclusa quella economica, che spesso è meno conosciuta, e lo facciamo tutto l’anno, non solo in occasione del 25 novembre.”

Un esempio concreto di questo impegno è il progetto legato all’app “Viola”, che offre supporto alle donne che si sentono insicure nel tornare a casa da sole. “Il video promozionale ha generato migliaia di download e incoraggiato molti follower a diventare volontari, offrendo un aiuto concreto all’associazione,” ha raccontato.

Umanesimo digitale e Social media

Durante l’intervista si è riflettuto sull’evoluzione dei social media e sul concetto di “umanesimo digitale”, inteso come la capacità di mettere al centro l’essere umano e i suoi valori. “Il valore di un contenuto ne determina il successo, non il contrario. Se riusciamo a fare una piccola differenza nella vita di qualcuno, allora avremo fatto il nostro dovere.” Tuttavia, ha avvertito contro la creazione di contenuti superficiali per inseguire la viralità, spiegando che The Wom tratta anche argomenti leggeri, ma i contenuti più profondi vengono trattati con serietà e senza giudizio.

“Il nostro punto di forza è normalizzare tematiche a cui la Generazione Z tiene di più e questo è importante in una generazione che ancora sta costruendo se stessa”.

Affrontando il tema dell’intelligenza artificiale, ha evidenziato i rischi legati ai pregiudizi insiti nei dati che alimentano gli algoritmi, pur riconoscendo il potenziale dell’IA come risorsa preziosa se utilizzata responsabilmente. “La grande variabile sarà sempre l’essere umano dietro al processo: se i dati che forniamo sono viziati da stereotipi, l’algoritmo non farà altro che amplificarli.”

Un messaggio alle giovani donne

Rivolgendosi alle giovani donne interessate a una carriera nei media, Viola ha offerto un consiglio prezioso: “Trasformate in punti di forza quelli che sono stati considerati difetti femminili, come l’emotività o la sensibilità. Oggi, queste caratteristiche possono diventare risorse cruciali, ad esempio nell’empatia e nella capacità di creare connessioni autentiche. Oggi, non solo le giovani donne ma la Generazione Z in generale non ha paura di mostrarsi, perché non pensa che quelle caratteristiche che un tempo venivano considerate “fragili” lo siano.”

Con uno sguardo ottimista sul futuro dei media, ha espresso il desiderio di vedere contenuti più autentici e liberi da stereotipi. “Spero che i ruoli delle donne nei media diventino sempre più liberi da condizionamenti e giudizi.”

L’intervista si è conclusa con l’invito a partecipare all’evento WomenX Impact, un’importante occasione per discutere temi cruciali come l’empowerment e la parità di genere. Viola ha confermato la sua presenza come speaker il 22 novembre, quando parlerà del “potere del social listening” e dell’importanza di creare contenuti insieme ai follower. “Continueremo a lavorare per fare la differenza, sostenendo i giovani nel loro percorso di consapevolezza e fiducia in se stessi.”

Un ringraziamento speciale a Viola Zucchero e a tutto il suo staff che hanno reso possibile questa intervista e che potete ascoltare qui:

 

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